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Divario Occupazionale di Genere in Italia: Ultima in Europa con Romania e Grecia

L’Italia si colloca tra i peggiori paesi europei per il divario occupazionale di genere, secondo il nuovo rapporto pubblicato da Eurostat nel settembre 2024. Il divario tra uomini e donne lavoratori è particolarmente accentuato nelle regioni del Sud Italia, con Puglia e Campania che registrano un gap del 29,5%, il più elevato d’Europa. Il quadro generale per l’Italia riflette una tendenza diffusa anche in Romania e Grecia, con un ritardo significativo rispetto al resto dell’Europa, dove molte regioni hanno ridotto sensibilmente tale divario.

L’Italia: Un Record Negativo

Il report di Eurostat evidenzia che in 11 regioni italiane del Centro-Sud, il divario occupazionale tra uomini e donne è superiore al 20%. Questo pone il Paese in una situazione critica, con una partecipazione femminile al mercato del lavoro nettamente inferiore a quella degli uomini. Le regioni settentrionali e centrali non sono esenti dal problema, ma registrano percentuali di divario più contenute, che variano dal 12,5% al 17%. Nonostante i miglioramenti di alcune aree, l’Italia resta significativamente indietro rispetto alla media europea.

Confronto con gli Altri Paesi Europei

A livello europeo, il rapporto di Eurostat mostra che in diverse regioni di Francia, Germania, Svezia e Finlandia, il divario occupazionale di genere è inferiore al 5%. In particolare, le regioni finlandesi sono state le uniche a registrare una maggiore occupazione femminile rispetto a quella maschile nel 2023. La situazione italiana appare quindi ancora più critica se confrontata con questi paesi, dove politiche attive per l’occupazione femminile e il welfare hanno permesso una maggiore partecipazione delle donne al lavoro.

Una Sfida Strutturale

Le ragioni alla base di questo divario occupazionale in Italia sono molteplici e includono barriere culturali, mancanza di supporto per la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, e politiche di welfare meno efficaci rispetto a quelle di altri paesi europei. L’inclusione delle donne nel mondo del lavoro rimane una delle grandi sfide per il Paese, che necessita di riforme strutturali per allinearsi agli standard europei.

Prospettive Future e Necessità di Riforme

Le disparità di genere nell’occupazione non sono solo una questione di giustizia sociale, ma anche di crescita economica. In un contesto europeo in cui i paesi più virtuosi hanno fatto progressi significativi, l’Italia rischia di perdere terreno se non attua politiche efficaci per l’inclusione femminile nel lavoro. Incentivi per la partecipazione delle donne, riforme del mercato del lavoro e un sistema di welfare più solido sono necessari per ridurre il divario e migliorare la competitività del Paese.

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