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Misurare la soddisfazione dei lavoratori somministrati: metodi e KPI

Per le agenzie per il lavoro e le imprese utilizzatrici, comprendere quanto siano soddisfatti i lavoratori somministrati è fondamentale. Non solo per migliorare il clima organizzativo, ma anche per ridurre turnover, assenteismo, aumentare produttività e costruire relazioni sane. Ma misurare la soddisfazione non è banale: serve metodo, metriche adatte e strumenti efficaci.

Che significa “soddisfazione” per un somministrato

Per un lavoratore somministrato, la soddisfazione può dipendere da aspetti diversi rispetto a un dipendente stabile. Alcuni elementi chiave:

  • chiarezza delle mansioni e del contratto

  • congruenza fra aspettative e realtà della missione

  • condizioni di lavoro, sicurezza fisica e psicologica

  • relazione con l’agenzia e con l’impresa utilizzatrice

  • tempi e modalità del compenso, puntualità, supporto amministrativo

  • opportunità di formazione, riconoscimento e crescita, anche in missioni brevi

Tenere presente questi fattori aiuta a costruire metriche e domande che siano davvero rilevanti per i somministrati.

Metodi per raccogliere feedback

Ecco alcuni strumenti utili per misurare la soddisfazione:

  • questionari anonimi online: brevi e mirati, alla fine della missione o in momenti prefissati

  • sondaggi “a caldo”: dopo il primo giorno o la prima settimana di missione, per capire le impressioni iniziali

  • colloqui di check-in con il referente agenzia: ascolto diretto delle difficoltà, delle aspettative vs realtà

  • sondaggi periodici (mensili/trimestrali), anche su mobile, per monitorare trend nel tempo

  • feedback da supervisori o utilizzatori: percezione esterna della soddisfazione, stress o motivazione del somministrato

KPI utili per misurare la soddisfazione

Ecco alcuni indicatori chiave da adottare per monitorare la soddisfazione dei somministrati:

KPICosa misuraPerché è importante
Indice di soddisfazione generalePunteggio medio (es. scala 1-5 o 1-10) con domande su impressione complessiva del lavorodà un quadro immediato della soddisfazione percepita
eNPS (Employee Net Promoter Score)Percentuale di somministrati che raccomanderebbero l’agenzia o l’azienda ad amici/conoscentimisura grado di lealtà, di senso di affiliazione
Tasso di turnover a fine missione% di somministrati che non accettano o non rinnovano una missione similesegnala insoddisfazione o problemi operativi
Tasso di rinnovo per lo stesso utilizzatoreQuante volte lo stesso somministrato viene richiamato per missioni simili dalla stessa aziendaindica fiducia e soddisfazione su entrambe le parti
Tempo medio di risposta/agibilità dell’agenziaQuanto tempo passa da segnalazione di un problema a risposta concretamisura efficienza e attenzione verso il lavoratore
Indice di assenteismo / puntualitàFrequenza di assenze o ritardi durante la missionepuò riflettere livelli di motivazione o difficoltà personali / organizzative
Partecipazione a formazione / aggiornamento% di somministrati che accedono a corsi o moduli formativi offertila formazione è spesso fattore di soddisfazione e crescita
Feedback qualitativo apertoCommenti aperti su cosa va bene e cosa nopermette di identificare dettagli che le metriche quantitative non colgono
Durata media delle missioniTempo medio di ogni missione somministratamissioni troppo corte possono indurre stress, senso di precarietà
Soddisfazione rispetto al riconoscimentoQuanto il lavoratore si sente apprezzato, riconosciuto, trattato con rispettomolto rilevante per impegno e fidelizzazione

Come implementare un sistema efficace

Per far funzionare bene la misurazione della soddisfazione, serve un approccio strutturato:

  • definire obiettivi chiari: cosa si vuole migliorare (turnover, clima, qualità del matching?)

  • scegliere pochi KPI principali, per non disperdere sforzi e dati

  • stabilire tempi regolari di raccolta (fine missione, dopo 1 mese, ecc.)

  • garantire anonimato dove serve, per far parlare liberamente i somministrati

  • analizzare i dati non solo aggregati ma anche segmentati (età, settore, tipo missione)

  • tradurre i risultati in azioni concrete e comunicare le azioni fatte ai lavoratori per chiudere il ciclo di feedback

Criticità da gestire

Alcune sfide a cui prestare attenzione:

  • bias nella raccolta feedback: solo lavoratori contenti o solo insoddisfatti rispondono

  • difficoltà a differenziare insoddisfazione causata da contratto/condizioni esterne vs ruolo interno all’agenzia/utilizzatore

  • tempo e risorse per analizzare i dati e tradurre in cambiamenti reali

  • rischio che il feedback resti lettera morta se non ci sono impegni concreti

Valore aggiunto per somministrati e agenzie

Misurare la soddisfazione porta benefici concreti:

  • per i somministrati: sentire che esiste ascolto, che il loro feedback conta, che possono contribuire al miglioramento

  • per le agenzie: miglioramento dei processi, missioni più durature, miglior matching, minor turnover e miglior reputazione sul mercato

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